Da qualche giorno la fontana di Largo Caduti di Nassiriya è di nuovo piena d'acqua, dopo un lungo periodo di "secca". Adesso sarebbe opportuno dare una sistemata ai muri della vasca e della piazza, in stato di deterioramento.
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5 commenti:
Oh che bello! Un blog sul mio amato paesino,
quasi quasi a leggerlo ci farei un interventino!
Un’ idea veramente innovativa,
a tratti anche giuliva,
se si esclude la sua natura che mi sembra conservativa.
Immagini molte,
propagande stolte,
indagini morte…
delusione forte.
Crocifissi, bandiere, processioni, fontane…
bello, se non fosse che rimanda un po’ alle nere trame.
Un paesano che progetta in virtuale, progredito è considerato.
Nazista e anche un po’ bigotto da me giudicato
se goliardicamente inserisce un gelato al cioccolato.
Ma che vogliamo,
se questa italia amiamo,
crocefissi, patria, tradizione difendiamo,
E pestaggi o prese per il culo a diversamente abili
sui blog pubblichiamo.
E nonostante tutto la nostra storia rinneghiamo…
Riti e feste pagane
di radici lontane
musulmane, elleniche e anche germane,
distante anni luce
da quella legge emanata nel 1924 da decreto reggio sotto il duce
“ negli uffici foto del re, crocifisso e tricolore devono stare
se nessuno al confino con il manganel in culo vuol andare”.
E poi ancora la fontana di nassiria degradata,
gia il nome sembra tutto una cazzata,
a dei mercenari una piazza hanno intitolato
e un immotivato massacro di civili è ignorato
e 300 mila barili di petrolio l’ eni si è scolato (credo quotidianamente)
dopo che i mojesi la canzone del piave hanno cantato (forse stupidamente).
E anche li’ bandiere, onorevoli, preti, suore ed eserciti a manifestare
In modo tale che il libero pensiero potessero bloccare.
“Morti di Avola” a mio parere quel largo dovevano chiamare
in modo che le radici nostre non si possano dimenticare.
48 feriti e altri 2 contadini la celere di Scelba il 24 novembre 1968 riuscì ad ammazzare
solo perché aumento della paga e rispetto dei contratti stavano a rivendicare,
ed è proprio ciò che il potere a scuola non ci vuole far studiare.
Ma siamo noi giovani che questa terra dobbiamo amare,
che con tutta la nostra forza dovremmo gridare
“le battaglie dei nostri padri non potete cancellare!”
Adesso porgo le scuse per la metrica,le forzate rime e gli accenti,
Per tutto il resto ti devo fare i complimenti.
Un blog del genere riesce a coinvolgere i miei sentimenti.
Senza dubbio ti sei rivelato il più ingegnoso dei mojesi mai attenti.
Mi congratulo per l'originalità del tuo commento. Come ti ho già detto domenica, il blog non ha caratterizzazione ideologica, alrimenti non avrei invitato a partecipare te, ciccio e gli altri. Intendevo realizzare un luogo di confronto complementare, perchè il dialogo a quattr'occhi non deve, in ogni caso, mai essere surrogato dai mezzi che la tecnologia offre.
L'unica cosa che mi sento di precisare è che il video "gelato al cioccolato" non è una presa per il culo ad un diversamente abile, atteso che il nostro salvatore è una star del nostro paese, con tutte le conseguenze del caso.
Al di là di effervescenze, colori e coriandoli, volevo manifestarti il mio plauso per il blog.
Senza dubbio ho trovato di cattivissimo gusto la performance della “star” (non me ne voglia la star, maximum respect nei confronti di ture),e anche con tutti gli "atteso" e tutta la diplomazia del mondo non te ne sei uscito (muto e zuppa!).
Raccolgo con entusiasmo e senza remore il tuo invito a contribuire per un superamento delle condizioni penose attuali in cui tergiversano il nostro paese e la nostra comunità.
Mi trovi più che d’accordo sulla giusta attenzione alla comunicazione reale (non diveniamo servi delle tecnologie!) ed anche sull’ opportunità di potenziarla attraverso modalità virtuali.
Per il resto sono contento per la nascita di un gruppo di dibattito critico sull’ andazzo generale dei “tempi”(?!), che parta da posizioni assolutamente laiche nei confronti di qualsiasi ideologia o fondamentalismi. Per troppo tempo la comunità mojese è rimasta sdraiata su sé stessa senza interrogarsi sulle antinomie e le ipocrisie che la riguardano. Sarebbe realmente interessante, oltre che estremamente costruttivo, ritrovare una dimensione effettivamente comunitaria dove si possano iniziare ad analizzare le contraddizioni che caratterizzano la nostra microsocietà, al fine di poter costruire collettivamente gli strumenti per poterle superare e risolvere.
Mafia, indifferenza, tossicodipendenza e deturpazioni continue e gratuite all’ ambiente non sono fenomeni da sempre esistiti a Mojo e proprio come sono nati prima o poi devono estinguersi. Le modalità e i tempi dipendono esclusivamente dalla nostra voglia e dal nostro impegno.
Non subordiniamo il tutto a logiche relative alla presa del Palazzo d’Inverno perché sarebbe triste, oltre che irrimediabilmente sterile (a buon intenditor…).
Il futuro è nostro. Buon lavoro.
…E come diceva sempre il mio amatissimo prof. D. Greco, il modo migliore per concludere un tema o un pensiero è sempre una citazione, quindi concedetemela.
“Perché in Sicilia non è la mafia che corrompe la politica, ma la poltica che corrompe la mafia, kazzu! Indistintamente, comunquemente, l’ unico rimedio per risolvere questo grave dramma dell’ umanità sarebbero camion, anzi autotreni di pilu… kiù ppilu pi tutti!!!” Cetto La Qualunque (noto politologo calabrese,ndr).
L'idea del blog è nata al di fuori di logiche pre-elettorali e il livello delle persone coinvolte me ne dà atto. Il Palazzo d'Inverno, come lo chiami tu, è comunque destinato ad essere occupato da teste pensanti, prima o poi. Non che in passato i nostri amministratori fossero tutti ignoranti. Gli amministratori, al contrario, sono sempre intelligenti. Anzi, più che intelligenti direi furbi, la tipica furbizia del sensale, del venditore di patacche. Le poche persone illuminate che hanno fatto parte delle varie amministrazioni non sono mai riuscite a caratterizzare l'azione del governo del paese, loro malgrado.
Questo perchè a Moio non è mai esistito un centro di aggregazione e di confronto di idee e noi akkulturati ce la siamo cantata e sounata, da bravi cantastorie. E' mancata una palestra, un luogo dove sei o sette talenti diventano una squadra, non necessariamente "lanciata a bomba contro l'ingiustizia", come direbbe il tuo compagno Guccini, ma comunque in grado di acquistare una visibilità tale da non potere non essere presa in considerazione da chi diverrà il simulacro del potere a Moio.
I problemi che il nostro microcosmo ha sono gravi e dolorosi. Non si risolveranno da soli.
PS
Il tuo indirizzo e-mail non mi compare da nessuna parte. Per invitarti nel blog devi scriverla nel commento.
Bravo! Hai detto bene! Spesso quando alcune scelte vengono effettuate sotto una condizione di ignoranza non possono suscitare altro che sentimenti di pena e comprensione, mentre quando vengono effettuate con furbizia e ingordigia non possono che suscitare disapprovazione e sdegno.
Il problema è che spesso il confine tra i due concetti si manifesta in maniera molto labile, ignoranza e furbizia, intelligenza e malandrineria, perbenismo e arrivismo accade che si confondano e si contaminino. In questi casi l’ unica alternativa è l’ indignazione popolare, per dirla eufemisticamente, in modo che la pubblica rabbia divenga forza rinnovatrice e purificatrice ( che i mojesi fossero antropologicamente tolleranti non lo avevo mai pensato…).
Comunque voglio sottolineare che tutto ciò non si rivolge solo ai nostri politicanti di quartiere, sarebbe troppo riduttivo. Non si possono mettere sulla forca coloro che vediamo quotidianamente e invece redimere coloro che si trovano ai piani più alti della gerarchia del potere, proprio in nome della loro “invisibilità”. Mi riferisco soprattutto ai nostri rappresentanti provinciali e regionali sempre pronti a gargarismare parole come “progresso”, “turismo”, “sviluppo” nel periodo elettorale, per poi darsi alla macchia nel periodo di carica. Nonostante ciò, quello che mi duole è che ci sono sempre troppi clienti (quelli sì, disperatamente dignitosi) che affollano le loro segreterie con un orecchio sulla segretaria che dice <<… non può venire … non arriva…>> e l’altro orecchio sul programma “chi l’ha visto”, temendo, in ogni momento,tra l’altro, di aver sognato tutto (senza dubbio si trattava di un incubo).
Ma tutto questo non mi preoccupa, niente di nuovo sotto il sole che arde secoli di compromessi e di sopravvivenze, di speranze e di “tantu non cancia”, di “cussi non si po’ iri avanti”e “onorevoli pinsassi pi mia”. Il potere è politico ed in quanto tale è costretto a mediare con gli interessi più dominanti e disparati.
Quel che angoscia è la crescente indifferenza popolare nei confronti dei loschi affari, la rinuncia alla difesa dei propri interessi, la quieta e conforme delega di una rappresentanza in nome di un interesse così comune che poi non si sa più a chi possa appartenere.
La comunità sta rischiando di svendere con la propria apatia ciò che di poco le era rimasta: la dignità.
Auspico un futuro prossimo in cui, non dico folle, ma gruppi inizino a pretendere il rispetto dei propri diritti, e adesso sì, “scagliati a bomba contro le ingiustizie” del potere(Guccini santo subito!), intransigenti e orgogliosi rivendichino che ciò che è nostro non ci può essere tolto. Non mi sto facendo seghe mentali, mi riferisco a cose reali e potenzialmente tangibili: gemellaggi con altri paesi, perché viviamo in un mondo globale e sono stanco di ascoltare in piazza “a sti niuri islamici ne pozzu vidiri”; anziani non più considerati solo ed esclusivamente in occasione di “a ggita”, ma realmente assistiti e ascoltati, perché rappresentano la saggezza e sulle loro spalle si erge la nostra storia; la ferrovia nuovamente funzionante, perchè vigliaccamente ce l’hanno tolta; un fiume Alcantara pulito, perché è di tutti; un paese curato con strutture sportive, biblioteche e centri sociali sempre aperti ed efficienti, perché permettono l’ incontro e quindi la crescità della comunità; un’ opinione pubblica il più possibile frequentemente interpellata e attenzionata perché la democrazia rappresentativa è bella, ma quella partecipativa funziona di più.
Tutto ciò non si vede e se ne sente forte la mancanza. Solo dei potenti le responsabilità?
bordopeppe@yahoo.it Che ne dici di inserire questo nostro piccolo dibattito negli items piuttosto che nella lista dei commenti? Non potrebbe anch’esso essere uno spunto per ulteriori ragionamenti e conclusioni? È un’ idea democraticamente valida, a parer mio.
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